React Native per lo sviluppo di app cross-platform
React Native è un framework open-source, sviluppato da Meta. Questo framework viene utilizzato per scrivere applicazioni mobile , sia Android che iOS, ma anche per il Web.
Tra le applicazioni più famose che sono state sviluppate con React Native troviamo al primo posto sicuramente Facebook, in quanto questo framework è stato proprio sviluppato per svariate necessita del social network.
React Native: le caratteristiche principali
La sua caratteristica principale è quella di comunicare direttamente con la piattaforma nativa, attraverso dati serializzati con operazioni asincrone, dopo che il dispositivo ha interpretato il codice JavaScript scritto dagli sviluppatori.
Questa peculiarità gli concede una elevata velocità di esecuzione, motivo per cui è uno dei principali framework utilizzati per le applicazioni cross-platform.
L’alternativa a React Native, per ottenere delle performance almeno comparabili, sarebbe quella di sviluppare tutte le applicazioni in linguaggio nativo , quindi Java o Kotlin per quanto riguarda Android, Objective-C e Swift per iOS e C++ o C# per Windows 10.
Questo lo rende una scelta molto vantaggiosa per chi sa di dover sviluppare la propria applicazione per varie piattaforme, in quanto lo sviluppatore dovrà preoccuparsi solo di scrivere il codice JavaScript dei vari componenti React, che andranno ad avvolgere il codice nativo e ad interagire con le API tramite il suo paradigma di interfaccia utente.
Il principio alla base di React Native
React Native si basa sul principio di componenti.
Questi componenti possono essere intesi come effettive parti visibili nel prodotto finale (quindi interpretati dalla piattaforma e renderizzati a schermo) oppure come una serie di funzioni eseguite su altre componenti o parti dell’applicazione.
I componenti possono essere sviluppati in due modi : tramite classi o tramite funzioni.
Durante i primi tempi di React Native, queste due tipologie di approccio sui componenti presentavano sostanziali differenze, e lo sviluppatore doveva valutare il ruolo che il componente doveva svolgere e selezionare la tipologia di sviluppo più appropriata.
L'introduzione degli Hooks
Questa differenza, però , col passare del tempo è andata diminuendo, facendo il suo passo più grande con l’introduzione degli Hooks , utilizzati nei componenti funzionali. Questi Hooks davano la possibilità di utilizzare le principali proprietà e vantaggi dei componenti di classe anche in quelli funzionali, rendendo questi ultimi la miglior scelta in quasi ogni caso.
Il principale Hook utilizzato dai componenti di React Native è ‘useState’, che dà la possibilità allo sviluppatore di manipolare in tempo reale i dati che il componente possiede e ottiene.
Ogni volta che lo state di un componente viene modificato, quest’ultimo verrà ri-renderizzato.
Ciò rende possibile e semplice mostrare all’utente una view sempre aggiornata, senza che lo sviluppatore debba gestire ogni cambio di stato del componente.
Concludendo, React Native è un ottima soluzione per lo sviluppo rapido ed efficiente di applicazioni cross-platform, ma anche indirizzate ad una singola piattaforma, dando all’utente la sensazione di star interagendo con un applicazione nativa.
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